Dal 24 al 30 giugno due disabili sensoriali cercheranno di raggiungere la capanna Margherita, il più alto rifugio d’Europa, sulla punta Gnifetti del massiccio del Monte Rosa a 4554 metri. Ad accompagnarli la guida escursionistica Diletta Zanella, che fa parte del progetto Wool Travel Experience formato da un gruppo di professionisti che si occupa di turismo rurale e in modo particolare di costruire pacchetti turistici sul territorio biellese e con il Gal Montagne Biellesi, promotore dell’iniziativa, hanno partecipato ad un bando per sviluppare il progetto.
Pompea Fiorini e Dario Sorgato, i due protagonisti dell’escursione, amano camminare, così come amano la montagna, pur coscienti del fatto che quella che li aspetta sarà un’impresa decisamente impegnativa.
Pompea è cieca ed abita a Roma, Dario è sordocieco ed è originario di Padova. Si sono conosciuti in uno dei cammini organizzati da NoisyVision Onlus, associazione fondata dallo stesso Dario, con sede a Sant’Angelo di Piove, in provincia di Padova.
L’idea di raggiungere la punta Gnifetti nasce da Pompea durante uno dei cammini, parlando con la guida escursionistica Diletta Zanella, che vive e lavora sotto il Monte Rosa.
“L’impresa alla capanna Margherita – spiega Diletta – vuole sensibilizzare e portare alla ribalta la consapevolezza che le difficoltà della vita di chi vive una limitazione sensoriale sono tante. Ci sono centinaia, migliaia di persone che vivono la condizione di disabili sensoriali e quotidianamente devono sfidare i limiti imposti dalla società: quelli strutturali, che compromettono l’accessibilità e quelli sociali, che relegano le persone con disabilità ai margini di un sistema troppo veloce e competitivo”.
Diletta accompagnerà Pompea e Dario portando il logo Mèsenté in vetta al Monte Rosa e contribuirà a veicolare un messaggio molto chiaro: con adeguata preparazione, ma soprattutto con la determinazione, si possono realizzare i propri sogni, siano essi tra i fiori più alti o nel giardino di casa. Un valore condiviso dal progetto Mèsenté appunto.
Il progetto “Mèsenté”, “I miei sentieri” in dialetto piemontese, coinvolge tre Gal. Tre territori che confinano e che, insieme, formano un unico grande territorio montano nel quale turismo ed escursionismo sono ben presenti e connotati da esperienze outdoor che vanno dal trekking al bike, passando per l’escursionismo nelle sue molteplici sfaccettature.
Su queste basi il Gal Montagne Biellesi, che principalmente si occupa di erogare finanziamenti alle imprese che operano in ambito turistico e non solo, assieme al Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e al Gal Valli del Canavese, nel 2017, decide di costruire, in collaborazione con CPD, la Consulta per le persone in difficoltà di Torino, la prima parte di un progetto di turismo accessibile che fosse l’espressione di tre territori che confluiscono in una più ampia possibilità di accogliere non soltanto la disabilità, ma anche quelle persone che con l’età vedono meno semplici da praticare certe attività svolte con naturalezza nel passato.
Il progetto nasce così da una cooperazione fra Gal, un accordo con un budget definito che nel 2017 vede la luce con una serie di workshop sui tre territori. Alle fine di maggio viene presentato il “Turismo accessibile nei territori montani”, un evento nel quale vengono affrontate le opportunità del turismo accessibile per lo sviluppo economico e sociale dei territori montani. Un viaggio tra le “best practice” del turismo per tutti in montagna e le politiche attive per favorire la sua trasformazione da intervento sociale a business.
Iniziano così ad avvicinarsi i primi operatori turistici interessati al tema.
Il 13 giugno del 2017 viene sottoscritto ad Agliè il “Codice etico del turismo accessibile in montagna”, un manifesto che racconta le buone prassi del turismo in montagna e le politiche attive per favorire la trasformazione del Turismo per Tutti: un quadro completo sulle opportunità che interventi in questo campo possono attivare.
La pandemia ha rallentato lo sviluppo del progetto ma nel 2020 è ripartito per diventare oggi “Mèsenté”, i miei sentieri, un brand sul turismo accessibile che lega i territori, le strutture e oggi, al suo lancio, coinvolge una sessantina di operatori con l’obiettivo di diffondersi sempre di più e con esso una mentalità accogliente e strutture preparate ad accogliere e a comunicare sempre meglio.